È arrivata nuova merce!

Avevo risposto al “Comunicato N°1” del Sig. Pietro Pirro del 10/02/2020 con un mia lettera datata luglio 2020 e pubblicata sul Blog del mio Sito (www.unavitalamiaterra.com) il 5 Agosto 2020 con il titolo “ANCORA UNA VOLTA! QUANDO NON SI PUO’ EVITARE DI SCRIVERE UN ARTICOLO SUL PROPRIO BLOG”.

Arriva ora il Comunicato N°2, sempre dello stesso autore, e sono costretto a rispondere ancora nella speranza che finisca questo ping-pong poiché ho già scritto e documentato tutto sul mio libro, a cui rimando, circa “le magnifiche doti di questo soggetto”.

Devo d’altra parte ammettere che ora non si tratta solo di ping-pong poiché il mio amico, insieme ai suoi due  insostituibili compari che fanno parte del C.d.A. della S.A.C.A. da tempo immemore, hanno deliberato di “allontanare di nuovo il predetto socio dalla Cooperativa”, cioè di escludermi da Socio con le due solite motivazioni di fondo: a) fomento dissidi poiché mi parlano e riferisco di Soci che lamentano prezzi dei prodotti venduti più alti che nel libero mercato, perché contesto la modalità di convocazione delle Assemblee  ecc… e perché non faccio spesa nel “Negozio della famiglia Pirro”. Mi dica il Sig. Pirro quanti tra i 1.500 soci della SACA (che sicuramente non tutti conosce, o sono defunti, o non ricorda che volto abbiano) parlano di prezzi alti e di convocazioni di Assemblee mai pervenute e di spese non effettuate nel negozio e quindi dovrebbero essere radiati dal corpo sociale! Non saprebbe rispondermi e quindi quanti soci indegni (!?!) dovrebbe cacciare e non lo fa perché non si chiamano Ugo Rendine? Solito staliniano comportamento: non sei d’accordo con me? Devi essere eliminato poiché intralci il mio potere (e i miei guadagni illegali)! Passa poi, il nostro, ad una storia sul passato riguardante i Collegi Arbitrali di ConfCooperative e sui miei ricorsi in Corte d’Appello contro questi Collegi. Aggiunge poi, testualmente, che “il 29 ottobre 2011, previa promessa, da parte dell’ex socio (cioè io) di rinunciare ai ricorsi alla Corte d’Appello di Roma… il consiglio di amministrazione della cooperativa, molto saggiamente, decise di riammetterlo tra i soci, soprattutto per evitare ulteriori spese alla cooperativa”.  Bugie su bugie poiché non ci fu alcuna previa promessa da parte mia ma, era il giorno 17/11/2011, ci fu l’offerta del mio reintegro come Socio mostrandomi la copia dell’apposita deliberazione, (già effettuata dal C.d.A. della SACA il 29/10/2011) nella sede del Giudice di Pace di Tivoli prima dell’udienza alla quale eravamo stati chiamati e alla presenza degli avvocati di entrambe le parti.

Quindi io non avevo chiesto niente e la verità consisteva nel fatto che per il Sig. Pirro le cose, evidentemente, si stavano mettendo male sia in quanto al processo presso il Giudice di Pace da me promosso e sia presso la Corte d’Appello. Accettai la riammissione come Socio e mi ritirai anche, spontaneamente, dal processo presso il Giudice di Pace. Al Sig. Pirro furono quindi addebitate le spese processuali del ricorso al Giudice di Pace ed, inoltre, si accollò, a nome della SACA, anche il pagamento delle spese attinenti i ricorsi alla Corte di Appello contro gli esiti degli Arbitrati. Perché accettai sta scritto nel mio libro a inizio pagina 304:

  • prima di tutto perché mio figlio era ricoverato in fin di vita nel Reparto Rianimazione dell’Ospedale S. Andrea a Roma a seguito di un gravissimo incidente motociclistico sul GRA e quella era per me la maggiore preoccupazione;
  • perché venivo reintegrato come Socio e quindi decadeva la necessità di ricorso in Appello;
  • perché il ritorno a Socio, da me non richiesto in quell’incontro né prima, lo interpretai come un atto di buona volontà del Sig. Pirro che volli compensare con un atto di buona volontà anche da parte mia.

A pensarci bene, ora con il senno del poi e con le pessime prove successive sulla vera natura del Sig. Pirro, tutta tesa ad incamerare quattrini senza alcuno scrupolo e come scopo principale della sua vita, ne ho ricavato un quadro diverso: con la sua offerta, senza mia previa richiesta e sapendo egli dell’incidente di mio figlio e del conseguente mio stato d’animo, avrebbe provato ad ottenere la mia approvazione per chiudere ogni contendere ricavandone da parte sua l’annullamento dei processi in corso e caricando ogni spesa fino allora maturata sulle spalle della Cooperativa!

Quanto sopra sia vero viene rafforzato, oltreché dal ben noto attaccamento morboso alla gestione del Punto Vendite della SACA che evidentemente produce molti denari senza alcun controllo esterno (non dimentichiamo che egli è controllore e controllato dell’operato di se stesso e rifiuta da anni ogni suggerimento di cambiamento), anche da quanto riportato nel Verbale 526/2020 del C.d.A. della SACA sulla mia seconda esclusione da Socio in cui si riporta e si sbandiera del mio “enorme flop con la Gelateria LA SIRENETTA pag. 324 del libro”.

Non è questo un vanto rivelatore e un enorme altro segnale della morbosa volontà di fare soldi, e soltanto soldi, da parte del Sig. Pirro? Sicuramente avrà letto, prima di arrivare alla pag. 324, la pagina precedente 323, ma non si cura di riportarne il contenuto né parziale né totale poiché per lui non era importante, poiché qui evidenziavo quale fu lo scopo principale di mettere in piedi questa gelateria.

La impiantai e la inaugurai il 13 maggio 2013 nella strada principale di Colleverde di Guidonia Montecelio non certo per fare soldi di cui non sono succube ma con l’obiettivo di risollevare mio figlio che a seguito del richiamato incidente stradale (risalente al 6 ottobre 2011) era stato dimesso da ospedali e cliniche perché fuori pericolo di vita ma era caduto in un forte stato depressivo per il trauma subito che sembrava inguaribile (succede quasi a tutti cui capita una benevola disgrazia come la sua ma questo poco conta per gli schiavi del denaro!).

Egli non usciva più da casa e peggiorava di giorno in giorno. Con l’apertura della gelateria tutti i giorni mio figlio la frequentò, parlava e scherzava con i clienti e alla fine, pur dovendo chiudere bottega per i motivi narrati nel mio libro e nonostante i molteplici miei tentativi di modificare “lo stato di dormitorio” di questa Frazione del nostro territorio Comunale (pure questi illustrati nel mio libro documentario), a fine anno 2016 la gelateria dovette chiudere.  Lo stato di salute di mio figlio era però migliorato e questo contava più di ogni altra cosa!!!

Caro lettore non avere la tentazione di fare paragoni tra me e il Sig. Pietro Pirro, ti prego NON OFFENDERMI.

A questo punto, la misura è colma, mi sia concesso di non sprecare altro tempo per ribattere a tutte le altre questioni sollevate dal Sig. Pirro nella seconda parte del suo comunicato che si compone di 4 facciate.

Le mie risposte sui temi essenziali le trovi tutte nelle pagine del mio libro-documentario “Una Vita, la Mia Terra (brava gente e …)” acquistabile nelle due Edicole dei Giornali a Guidonia di Via Leonardo da Vinci 1 e all’incrocio di Viale Unione – Via Maddalena e sono raggruppate, per quanto riguarda le due Cooperative, nel file, formato PDF “Storia delle due Cooperative SCAGM e SACACoop” estraibile gratuitamente dal mio Sito internet.

Infine, per quanto riguarda la spiegazione che il Pirro richiede a pag. 4, seconda parte del suo Comunicato N°2 circa le righe sbianchettate seguenti:

“Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale”,

 Rispondo:

Questa annotazione sta scritta in quasi tutti i libri e viene inserita in sede di stampa per abitudine dalle tipografie; nel mio caso ho constatato e fatto presente ad AMAZON (che ha eseguito la stampa dei libri) che era un errore da togliere in quanto il mio libro, essendo autobiografico, ed il Titolo lo dice chiaramente, non era un romanzo fantasioso ma un racconto di fatti e persone veri di cui mi assumevo ogni responsabilità.

Ho provveduto quindi, per coerenza, alla sbianchettatura dei primi libri che mi erano stati inviati per le presentazioni al pubblico ed ora AMAZON ha tolto le due righe suddette. (Provare facendo ora l’acquisto del libro su AMAZON).

Ugo Rendine


Il libro “Una vita, la mia terra (brava gente e…)” è disponibile su AMAZON (clicca qui) al prezzo di € 17,90 + eventuali spese di spedizione, anche in versione Kindle, e al Prezzo Scontato di € 14,00, presso i seguenti Punti Vendita:

– Edicola Guidonia – Via L. Da Vinci, 1
– Edicola Guidonia – Incrocio Via Maddalena – Viale Unione.
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Per informazioni tel. 349.6630236

Un libro, che ha riscosso grandi consensi, con nomi, cognomi, documenti e fatti succeduti a Guidonia e dintorni dal 1975 ai nostri giorni, senza sconti per alcuno (compreso l’autore).

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