Biografia
Ugo Rendine
Chi è Ugo Rendine
Questi è l’autore del libro: una infanzia e adolescenza allegre e spensierate a Montecelio, in un paese di 3000 abitanti, alle porte di Roma, dove nacque nel 1941, sposato nel 1969, due figli, nati nel 1970 e 1972, laurea in Ingegneria 1966 e in Architettura 1981, libero professionista operante nell’ambito della Provincia di Roma, Consigliere Comunale e Assessore ai Servizi Sociali nel Comune di Guidonia Montecelio e fondatore di due Cooperative Agricole. La sua vita attivissima non è possibile riassumerla in poche righe ma è profondamente illustrata nel suo libro, che ha un valore documentale indiscutibile per i fatti e le persone del suo tempo che ha avuto l’occasione di conoscere.
Nella sua maturità, tra i 30 e i 40 anni di età, ha voluto affrontare una sfida con se stesso. Benché sposato da circa tre anni e con due figli da crescere (l’uno di 3 anni e l’altra di 1 anno), residente a Roma e ivi impegnato in qualità di Insegnante di ruolo in una Scuola Superiore di 2° Grado, pure essendo Consigliere Comunale, molto attivo, del popoloso Comune di Guidonia Montecelio a confine con Roma, nonché fondatore e amministratore di una prima ed importante Cooperativa Agricola, realizzata ed operante nello stesso territorio ed, infine, pur se molto occupato, nello stesso ambito, in qualità di Ingegnere libero professionista, volle iscriversi alla Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza di Roma per conseguire una seconda Laurea.
Venne il tempo, di lì a poco, delle Brigate Rosse (e di altre aggregazioni
terroristiche), le sedute di Consiglio Comunale, che si svolgevano a Guidonia, a 15 Km da casa, incominciavano in tarda serata e terminavano alle tre o alle quattro della mattina successiva e quindi a quella ora, ed anzi dopo mezza ora ulteriore necessaria per trovare un posteggio all’aperto per la propria autovettura, si ritirava a casa; indossava spesso, per praticità, pure quando si recava all’Università, un giubbotto tipo Eskimo (verde militare e con molte tasche) senza sapere che quell’indumento era considerato la divisa dei terroristi rossi e quindi in forte contrasto con la carica di Consigliere Comunale della DC che ricopriva; si lascia immaginare a quali pericoli si esponeva a quei tempi (specie a notte fonda quando tornava a casa e quando andava a lezione all’Università). Ebbene a tutte queste difficoltà si sommava anche il fatto che, per non litigare con sua moglie, non l’aveva informata di questa sua nuova iscrizione all’Università e perciò capitò per molte volte, sia di mattina che di pomeriggio, quando si dava il caso che era (considerato ma non) libero da altri impegni, di dovere “portare a spasso” il proprio figliolo primogenito Dodò (età anni 3 e successivi, peso 15 kg, sempre in crescita). Era il suo turno e così non poteva rifiutarsi, dovette però conciliare le gite con la visite a molti Monumenti e Chiese di Roma portando “a cavacecio” la pesante sua prole che, come era ovvio, si annoiava e dava presto segni di stanchezza, nonché portare a tracolla un pesante zaino pieno di libri e riviste utili per capire meglio quanto si visitava. Durarono circa un anno e mezzo queste scampagnate (!?) e durante tale tempo il padre-studente fu in grado di superare brillantemente i primi due esami di “Storia dell’Arte”; continuando il discorso, e per farla breve, intorno al 1979/80 il nostro non poté più nascondere a sua moglie la sua frequentazione della Facoltà di Architettura, ne venne fuori un duello al calore bianco e, comunque, dato l’avanzato stato dei lavori, la consorte si dovette rassegnare; il 18 luglio 1981 arrivò la Laurea e un discreto voto di 107/110 dopo un percorso di studi, gioco-forza, un po’ lungo e accidentato come si può facilmente capire.
Fu una affermazione evidente della forte determinazione del nostro futuro Autore del libro in questione (immaginate se non fosse arrivato alla Laurea!); sarebbe stata una delusione indigeribile pensando al tempo sprecato che aveva fatto pagare soprattutto alla sua famiglia alla quale lo aveva, di fatto e ancora una volta, sottratto!