La nuova Amministrazione Comunale insediatasi dopo le ultime elezioni del 12 giugno scorso ha preso atto che il Presidente della “Citta’ Metropolitana – Roma Capitale” Roberto Gualtieri con proprio Decreto N° 38 del 18.03.2022 HA APPROVATO e FINANZIATO con UN MILIONE di euro un Progetto di massima, così è detto, per la -VALORIZZAZIONE DELLA ROCCA DI MONTECELIO ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DI UN PARCO PUBBLICO ALLE PENDICI DELLA ROCCA E LA RIORGANIZZAZIONE DELLA VIABILITA’- (vedere TAVOLA – 1 – in allegato).

E’ ovvio che tale intervento non è nato dalla volontà del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri (che bisogna ringraziare per il finanziamento concesso) ma è stato a costui indicato dal Sindaco pro tempore di Guidonia Montecelio Michel Barbet su consultazione della propria Giunta e dei Dirigenti del Settore Urbanistica Comunale.
RINGRAZIAMO TUTTI PER IL MADORNALE ERRORE COMPIUTO rimandando alla TAVOLA -1- in allegato.

In questa Tavola l’area di intervento Barbet – Gualtieri è riportata in colore grigio sfumato e “la matassa di collane”, riportata in colore grigio più accentuato e che indica molteplici strade pedonali , rappresentano il progetto di massima finanziato mentre in colore giallo è riportata dal sottoscritto l’unica strada carrabile che potrebbe portare alla terrazza della Rocca e renderne possibile l’uso per Eventi Estivi di qualità permettendo il trasporto delle attrezzature necessarie e l’unico accesso possibile per anziani e disabili non autoambulanti.
Detta matassa di stradine pedonali, se realizzata, porterà con sé i seguenti inconvenienti:

(1) Verrebbe a mancare la possibilità di accedere alla terrazza della Rocca (la quale è due volte e mezza più ampia di Piazza S. Giovanni) ai soggetti sopra indicati e non potranno essere attrezzati gli Eventi Estivi sopra menzionati; verrebbe quindi a mancare la parte più attrattiva e più importante della collina dove sorge l’intero Centro Storico e ciò è come decapitarlo e condannarlo all’abbandono (immaginate quanti visitatori non si arrampicheranno sui vicoli medievali e le soste che non farebbero nei molteplici inesistenti negozietti e piccole fraschette e bar che non saranno presenti e quindi non saranno di attrazione per fare una visita alla Rocca e di godere del panorama offerto e degli Eventi possibili e quanti altri non potranno entrare da Nord per mancanza di accessi adeguati!!!

(2) Verrebbe vanificato ogni sforzo compiuto, malgrado le difficoltà create dalla pandemia, per raccogliere 300 firme mirate all’istituzione di una UNITA’ OPERATIVA che si insediasse nella Sede Comunale di Via della Lucera (a Montecelio e almeno per 3 volte a settimana per cominciare), che si interessasse esclusivamente dei problemi di Montecelio inteso come Centro Storico dell’intero Comune; non dimentichiamo che questa Raccolta Firme era ancorata, inoltre, alle seguenti finalità:
– avrebbe avuto lo scopo di assicurare una attenzione maggiore per tutti i problemi che interessano i residenti e l’ambiente avendone come ricavato anche un beneficio notevole per moltissimi cittadini del Comune (e per gli abitanti vicini) che risultano, già di fatto, frequentatori assidui del nostro Centro, specie nei mesi da marzo a settembre di ogni anno; con un Centro Storico ancor più accogliente e ben tenuto ne scaturirebbe un aumento dei posti di lavoro (soprattutto nelle attività enogastronomiche, ricreative, culturali e commerciali), si garantirebbe al ceto meno abbiente e/o disabile del Comune e dei paesi vicini che non ha disponibilità finanziarie per andare al mare, in montagna, o viaggiare nei periodi feriali, di godere delle ESTATI a MONTECELIO a buon prezzo e con molta soddisfazione e varietà ricreative (si pensi ai concerti ed eventi vari alla Rocca, al Giardino dei Frati, alle mostre e al Museo Lanciani, al locale Teatro Vittori ecc…);

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(3) la realizzazione dell’attuale “Progetto PNRR” con la matassa di stradine pedonabili aventi un Ingresso Libero (contrariamente ad un ingresso chiuso con adeguata cancellata su Via della Lapide nel caso si realizzasse una strada carrabile) in prossimità di Porta Nuova e dell’inizio di Via Fuori Le Mura e a fronte dell’ingresso pedonale del nuovo Parcheggio Comunale, renderebbe inevitabile il fiorire di un’altra “attività avvelenata”: tenendo conto che già oggi il nuovo Parcheggio Comunale, poiché privo di qualsiasi sorveglianza, è luogo di continuo spaccio e consumo di droghe e deposito ininterrotto di immondizie, avremo, soprattutto nei mesi estivi e nei giorni non piovosi, la frequentazione della “matassa” e delle panchine ivi installate nonché la frequentazione delle casupole dei vecchi pollai in muratura già esistenti, da parte dei consumatori già abituali e di quelli di nuova provenienza che godranno anche del panorama di Palombara, Monte Gennaro e dintorni mentre al fresco consumeranno i loro benefici prodotti (possiamo essere entusiasti di questo proselitismo?);

(4) il progetto PNRR, allo stato attuale, non prevede alcuna spesa (che invece è necessaria e obbligatoria e molto onerosa) per la predisposizione del cantiere di lavoro in termini di funzionalità e sicurezza e allo stato attuale non tiene altresì conto dei lavori di riparazione urgente della cinta muraria della Rocca, colma di vegetazione aggressiva, che ha portato alla disgregazione delle murature ed al crollo di parte dei blocchi di natura calcarea di cui si compone, specie lato Nord dove ai piedi di essa è prevista la realizzazione della “matassa”; non è previsto (benché ancora obbligatorio) a valle del versante Nord alcuna barriera con robusti montanti e rete metallici a difesa dei fabbricati impiantati lungo Via della Lapide, in nessuna considerazione si prevedono riparazioni sotto e ai lati del cosiddetto “Maschio della Rocca” che potrebbe precipitare sulle abitazioni sottostanti.

CONCLUSIONI: Per quanto riportato nei punti da (1) a (4) di cui sopra sono evidenti tutti gli <<errori e svarioni>> dell’attuale progetto PNRR e che dovrebbero essere corretti in profondità tralasciando “la matassa”, realizzando una strada carrabile da Via della Lapide ai piedi della Rocca (vedere strada colore giallo riportata nella TAVOLA 1 ) che durante i lavori fungerebbe da Strada di Cantiere sterrata e necessaria per l’approvvigionamento del materiale di costruzione e per l’allontanamento del materiale di sgombero ed in più permetterebbe il montaggio di una idonea gru ai piedi della Rocca stessa per svolgere tutti i lavori di riparazione enunciati; è evidente che così procedendo occorrerà un adeguato aumento di spesa successivamente, per garantire l’uso corretto di quello che resta dell’antico manufatto; è pure ovvio che se ci fosse stato un esame preventivo e più accurato della situazione da parte di chi di dovere forse il finanziamento iniziale sarebbe stato più congruo; resta soltanto da sperare che in futuro avremo più fortuna e più risorse per arrivare al godimento collettivo della Terrazza della Rocca!

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A tale proposito, lavorando per accorciare i tempi e conseguire i traguardi da me sopra illustrati, rendo pubblica l’offerta, di cui ho già informato il Sindaco con un sms via WhatsApp, e aggiungo per amore del mio paesello, dove sono nato e cresciuto, e dei Cittadini del Circondario di cui mi sento di fare parte, sono disponibile a offrire il mio diretto contributo professionale, in forma assolutamente gratuita, consapevole del fatto che in caso di incarico potrei contribuire, oltre ad accorciare i tempi, anche a fare risparmiare molti quattrini e a trasformarli in più risorse da dedicare alla maggior quantità e qualità dei lavori stessi.

Ing. Arch. Ugo Rendine

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